Cos’è
L’articolo 73 del D.L. 69/2013 (convertito con legge 9 agosto 2013, n. 98 e s.m.), prevede che i laureati in giurisprudenza più meritevoli possano accedere, a domanda e per una sola volta, a stage di formazione teorico-pratica della durata di diciotto mesi presso gli uffici giudiziari, per assistere e coadiuvare i magistrati anche degli uffici requirenti di primo grado.
Requisiti
Per presentare la domanda di accesso ai periodi di formazione è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
– laurea in giurisprudenza all’esito di un corso di durata almeno quadriennale;
– media di almeno 27/30 negli esami di diritto costituzionale, diritto privato, diritto processuale civile, diritto commerciale, diritto penale, diritto processuale penale, diritto del lavoro e diritto amministrativo ovvero punteggio di laurea non inferiore a 105/110;
– non aver compiuto i trenta anni di età;
– requisiti di onorabilità, ovvero non aver riportato condanne per delitti non colposi o a pena detentiva per contravvenzioni e non essere stato sottoposto a misure di prevenzione o sicurezza.
Qualora le domande superino i posti disponibili presso gli uffici giudiziari, costituiscono titolo preferenziale, nell’ordine, la media degli esami sopra indicati, il punteggio di laurea e la minore età anagrafica.
A parità dei requisiti sopraindicati, si attribuisce preferenza ai corsi di perfezionamento in materie giuridiche successivi alla laurea.
Quando si presenta la domanda di ammissione
La domanda di ammissione allo stage può essere presentata in qualsiasi momento da parte di coloro che abbiano maturato i requisiti previsti.
Eventuali informazioni possono essere richieste per posta elettronica ufficiopersonale.procura.firenze@giustizia.it
Come si presenta la domanda di ammissione
Le domande di tirocinio e delle relative borse di studio devono essere inoltrate esclusivamente attraverso la nuova piattaforma informatica, raggiungibile a questo link.
Dopo aver inserito la domanda, si prega di darne conferma con mail al seguente indirizzo: ufficiopersonale.procura.firenze@giustizia.it
I magistrati formatori
I tirocinanti, in numero non superiore a due, sono affidati ad un magistrato formatore che si è reso disponibile, ovvero che è stato designato dal capo dell’ufficio.
Il magistrato formatore coordina e controlla l’attività svolta dai tirocinanti.
Al termine dello stage, il magistrato formatore redige una relazione sullo svolgimento dell’attività da parte del tirocinante, che è trasmessa al capo dell’ufficio giudiziario.
Come si svolge il tirocinio formativo
I tirocinanti assistono e coadiuvano il magistrato nello svolgimento delle attività ordinarie, secondo quanto previsto nel progetto che viene predisposto e sottoscritto prima dell’inizio del tirocinio, che riporta gli obblighi del tirocinante per novecento ore all’anno per diciotto mesi.
Gli ammessi allo stage possono accedere ai fascicoli processuali, partecipare alle udienze e alle camere di consiglio (salvo il giudice ritenga di non ammetterli).
I tirocinanti non possono, tuttavia, avere accesso ai fascicoli processuali quando sorga un conflitto d’interessi, con riferimento, in particolare, ai procedimenti trattati dall’avvocato presso il quale svolgono il tirocinio.
I tirocinanti partecipano, inoltre, ai corsi di formazione organizzati per i magistrati e ai corsi di formazione, almeno semestrali, a loro dedicati, secondo i programmi indicati dalla Scuola superiore della magistratura.
Borse di studio per i tirocinanti
Agli ammessi allo stage è attribuita, in presenza delle condizioni indicate in un decreto ministeriale annualmente emesso, una borsa di studio.
Vantaggi del tirocinio formativo
L’esito positivo del tirocinio:
– costituisce titolo per l’accesso al concorso per magistrato ordinario;
– è valutato per un periodo pari ad un anno di tirocinio forense e notarile;
– è valutato per un periodo pari ad un anno di frequenza delle scuole di specializzazione per le professioni legali;
– costituisce titolo di preferenza per la nomina a giudice onorario di tribunale e a vice procuratore onorario;
– costituisce titolo di preferenza, a parità di merito, nei concorsi indetti dall’amministrazione della giustizia, dall’amministrazione della giustizia amministrativa e dall’Avvocatura dello Stato;
– costituisce titolo di preferenza, a parità di titoli e di merito, nei concorsi indetti da altre amministrazioni dello Stato.