Procedimento penale per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’ingresso illegale nel territorio italiano. L’associazione, composta da stranieri, organizzava il trasporto dall’estero, di cittadini pakistani clandestini che volevano raggiungere l’Italia, previo pagamenti di somme di denaro variabili tra € 2500 e € 6000 ciascuno, pagamento effettuato presso un negozio di Atene in Grecia.
Gli associati organizzavano il trasporto dei clandestini con partenza dal Pakistan, attraverso vari paesi tra i quali l’Iran, la Turchia, la Grecia, la Bosnia, proseguendo per la rotta balcanica, fino alla frontiera terreste di Gorizia e, una volta giunti in Italia, indicavano loro di raggiungere la stazione ferroviaria di Firenze in treno, dove venivano raggiunti da uno dei rei che li accompagnava fino a Siena ove li faceva dimorare per qualche tempo in abitazioni dell’associazione, fornendo informazioni su come presentare presso la Questura di Siena la richiesta di asilo e su come ottenere i permessi di soggiorno. I clandestini venivano, per il tempo di permanenza in detti appartamenti, controllati continuamente e trattenendo con la forza chi tentava la fuga. Sono state eseguite misure cautelari personali e fermi di indiziato di delitto. Attualmente il procedimento è nella fase dibattimentale.