
DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA E ANTITERRORISMO
La Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo (DDA) è l’articolazione interna della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze incaricata di perseguire i reati di stampo mafioso, in particolare i delitti previsti dall’art. 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale (c.p.p.). Tali reati si inseriscono all’interno del fenomeno associativo mafioso (art. 416-bis c.p.), includendo una vasta serie di reati connessi, ossia i reati fine delle organizzazioni di tipo mafioso come, ad es., estorsioni, traffico di stupefacenti, usura e riciclaggio. La DDA, inoltre, si occupa anche delle misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti degli indiziati e della responsabilità amministrativa degli enti (ex d.lgs. 231/2001) derivante da tali delitti. Allo stesso modo, la competenza della DDA si estende ai reati di terrorismo, anche internazionale, ed eversione dell’ordine democratico di cui all’art. 51, comma 3 quinques, c.p.p..
La Procura della Repubblica di Firenze, in quanto procura distrettuale si occupa anche dei delitti di criminalità informatica richiamati al comma 4 bis dell’art. 371 bis c.p.p., che tuttavia non sono di competenza della D.D.A.
Presso questa Procura, la DDA è composta da un organico di 6 magistrati, Sostituti Procuratori.
Nello specifico, i magistrati assegnati sono:
• Dott. Filippo Spezia, Procuratore della Repubblica di Firenze;
• Dott.ssa Beatrice Simona Giunti, Sostituto procuratore distrettuale antimafia;
• Dott.ssa Christine Von Borries, Sostituto procuratore distrettuale antimafia;
• Dott. Antonino Nastasi, Sostituto procuratore distrettuale antimafia;
• Dott. Lorenzo Gestri, Sostituto procuratore distrettuale antimafia;
• Dott. Leopoldo De Gregorio, Sostituto procuratore distrettuale antimafia;
Per la carenza di organico non è stato possibile, al momento, nominare un sesto magistrato.
L’organizzazione della DDA è articolata in due Sezioni di competenza, corrispondenti alle due macroaree territoriali:
• Area 1: Firenze, Prato, Pisa, Livorno;
• Area 2: Arezzo, Grosseto, Lucca, Pistoia, Siena.
Al fine di coadiuvare le attività della DDA è stata, inoltre, istituita una Segreteria centralizzata, articolata in due Gruppi operativi, per la protocollazione degli atti amministrativi della DDA, monitoraggio della corrispondenza e-mail, predisposizione degli atti amministrativi inerenti la competenza della DDA, predisposizione del calendario delle udienze DDA e richieste di applicazione dei magistrati distrettuali ed extra distrettuali alle udienze DDA, gestione delle attività correlate alle misure di prevenzione personali.
Inoltre, un Procuratore aggiunto, coordinato dal Procuratore, assicurerà il riparto ed il coordinamento dei procedimenti inerenti gli specifici delitti di terrorismo e di eversione, i quali potranno essere assegnati anche a magistrati di questa Procura distrettuale, anche se non facenti parte della DDA, qualora tale assegnazione sia giustificata dalla peculiare forma di minaccia terroristica che richieda conoscenze specialistiche di altro settore. Alla materia dell’antiterrorismo sono assegnati 3 Sostituti procuratori distrettuali.
L’impegno della Procura Distrettuale Antimafia riguarda non solo le mafie tradizionali, ma anche le nuove mafie e le mafie straniere, al fine di contrastare in modo efficace l’insorgenza e lo sviluppo di ogni forma di criminalità organizzata in Toscana, il cui territorio è sottoposto alla giurisdizione della DDA ad accezione della provincia di Massa.
Il Procuratore Distrettuale ed i Sostituti procuratori distrettuali hanno plurimi e quotidiani rapporti di collaborazione con organismi internazionali ed organismi stranieri al fine di attuare indispensabili forme di collaborazione internazionale, tenuto conto della evoluzione delle mafie in senso sempre più transnazionale ed applicano le normative internazionali previste dai trattati delle Nazioni Unite e dalla normativa europea, anche in materia di sequestro e confisca.
Il Procuratore distrettuale antimafia incoraggia i cittadini che siano eventualmente vittime di violenza, sotto qualsiasi forma ( usura, estorsione etcc.) a sporgere denuncia ed a segnalare i fatti alle forze dell’ordine, anche specializzate ( DIA, ROS).